I Musei non sono Cimiteri | Exibition

I Musei non sono Cimiteri, una riflessione di Simone Cariota e Simone Ridi, a cura di Viola Pierozzi e Stefania Rinaldi, CUT | Circuito Urbano Temporaneo, Prato

>>> OPENING MOSTRA IN OCCASIONE DELLA DICIOTTESIMA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO

>>> QUANDO: Sabato 8 ottobre 2022 | ore 15:00 – 19:00

>>> DOVE: SPAZIO TRANSPACE, OFFICINA GIOVANI, Piazza dei Macelli 4, Prato

La mostra rimane visitabile su prenotazione dal 9 Ottobre al 30 Ottobre 2022

L’eternità dell’Arte è un argomento su cui si è lungamente dibattuto nel corso della storia. Il concetto stesso di eternità è per l’essere umano mortale un pensiero ancora non codificato, un senso etimologico che lascia aperta l’interpretazione. Si tratta di un termine che indica l’estensione infinita nel tempo, che non ha principio né fine o un intervallo destinato a durare quanto il mondo, quanto l’uomo, con un inizio certo ma senza una fine prevedibile, che inevitabilmente giungerà?

Si è spesso affermato che l’Arte sopravvive alla morte, resiste oltre i propri autori e preserva nel tempo l’immagine e la memoria dei soggetti ritratti e dei loro creatori. La testimonianza più alta di questa condizione immortale dell’opera è incarnata dal ruolo dei musei, che prendono le redini della tradizione e diventano luogo dell’eternità per eccellenza. Scrigni in cui custodire le opere d’Arte, le sale preservano e conservano le testimonianze dell’esistenza e del pensiero degli artisti e del gusto e delle abitudini del passato. In quest’ottica i musei si identificano come contenitori di cimeli di figure scomparse: artisti morti, committenti morti e soggetti morti, che esattamente come in un cimitero hanno il loro spazio per poter essere compianti, vegliati, venerati e ricordati. Questa condizione di immobilismo e contemplazione viene però in parte sovvertita dalle dinamiche e dalle necessità della contemporaneità, più che mai fedele all’hic et nunc e il dibattito che ne scaturisce ha portato l’urgenza nel 2022 nelle istituzioni di riscrivere la definizione stessa di Museo utilizzando per la prima volta termini di apertura e partecipazione.

Cosa succede quindi quando viene chiesto a due artisti contemporanei di dialogare sull’assunto I musei non sono cimiteri ?
Simone Ridi e Simone Cariota riflettono su questa affermazione utilizzando gli strumenti a loro congeniali e presentando al fruitore la stessa domanda declinata in una serie di possibili direzioni da percorrere.

Le riflessioni degli artisti si compenetrano all’interno di TranSpace, uno spazio indipendente di sperimentazione dei nuovi linguaggi del contemporaneo parte delle Residenze Creative di Officina Giovani a Prato.

BIO

Simone Cariota (Pistoia, 1999) si diploma al liceo artistico P. Petrocchi in Arti Figurative, per poi continuare i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Si laurea in Scultura nel 2022 con una tesi sul concetto di classico e di serialità nell’arte contemporanea, e prosegue i suoi studi nel biennio di Tecniche Plastiche e Scultoree per la Scenografia. É uno dei fondatori di MASC (Magazzino Arte Sociale Contemporanea), collettivo nato nel 2020 a Prato e formato da artisti under 25. Attualmente lavora presso la fonderia Ciglia &Carrai di Firenze.

Viola Pierozzi (Pistoia, 1999) si diploma al liceo artistico P. Petrocchi in Arti Figurative, per poi continuare i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, dove si laurea nel 2022 in Valorizzazione dei Beni Culturali. E’ membro fondatore e curatrice del collettivo MASC, un gruppo di artisti e teorici under 25, specializzati in diverse discipline delle arti visive. Curatrice del podcast PodMASC, di mostre ed eventi culturali organizzati dal collettivo. Co-curatrice di Installazione Trasparenze all’innterno di TranSpace Opening, Marcello in presenza | Mostra collettiva, Chiacchiere ai Giardini | installazione sonora del collettivo MASC all’interno della mostra diffusa Laboratorio Soccorso.

Simone Ridi (Firenze, 1977) Artista, fotografo di scena, ritrattista e fotoreporter di eventi culturali, da anni collabora con diverse realtà pubbliche e private, istituzioni, teatri, compagnie teatrali, attività culturali, enti no profit. Le foto sono pubblicate su siti, blog e riviste Italiane ed estere e ha realizzato mostre personali e collettive in gallerie d’arte italiane. E’ fotografo documentarista per CUT | Circuito Urbano Temporaneo.T ra i reportage figura il progetto Muovere le Montagne | Antropologia della festa in Calabria e il reportage sulla comunità Mantoc in Perù per Il cuore si scioglie. Tra i principali festival è fotografo ufficiale per Mediterraneo Downtown Ed.ni 2018/19, Settembre // Prato è Spettacolo Ed.ni 2015/22, Eat Prato Ed.ni 2018/22, Contemporaneafestival 2017. Dal 2012 ad oggi i progetti fotografici sono all’interno di “Micro&Book” di Circuiti Dinamici (MI). Selezionato per la Call 2019 ZERO,2 METRI², fotografo per il progetto artistico in corso ATLAS | Iconoteca Verde, a cura di Stefania Rinaldi, vanta una serie di mostre personali tra cui: ‘ESSERE UMANO PERFETTO’ presso la scuola di cinema Anna Magnani, Nodi/Junction, presso l’Ex Chiesa di San Giovanni (PO) e Officina Bizzarria (FI), esposizione di due installazioni, in occasione di “Preludio”, verso percorsi sensibili, 2009/10, Magnolfi Nuovo di Prato. Tra le collettive: “Entropie”, a cura di Heyart in collaborazione con il Comune di Fiesole,“Mise en Scene” – rassegna di arte contemporanea alla Limonaia di Villa Strozzi, ‘Dimensioni Astratte’ presso Taormina Gallery A. Ranieri, ‘Visionaria’ Seducenti Giochi guardiani del tempo a cura di S. Angelini.

Stefania Rinaldi (Calabria, 1981) – Curatrice d’arte contemporanea e cultural project manager, si occupa progetti di riqualificazione del territorio e di rigenerazione di spazi urbani con azioni di resilienza legate alle pratiche artistiche. Nel 2015/16 è tra i giovani curatori selezionati dal Centro Pecci e dalla Regione Toscana per il progetto TU35 | Geografie dell’arte emergente in Toscana. Nel 2018 è tra i giovani professionisti per il percorso Valore Museo ideato dalla Fondazione CR Firenze, in residenza presso il MAEC di Cortona. È fondatrice e presidente di CUT | Circuito Urbano Temporaneo, ideatrice e progettista tra gli altri di percorsi e processi legati alla residenza artistica e al mezzo culturale come creatore di comunità e di cittadinanza attiva vincitori del SIAE S’illumina 2017, in team curatoriale per i9-Artverona, del Creative Living Lab 2018 del MIBAC, di Toscanaincontemporanea 2019 e 2021, di Rigenerazione con il mezzo culturale 2020, Azioni per la Sicurezza Urbana Integrata 2020 della Regione Toscana, Creazioni Urbane e contributi culturali del Comune di Prato. Fondatrice dello spazio TranSpace, residenze artistiche, è attualmente curatrice per i progetti Muovere le Montagne, Cantiere HOST presso MAD Firenze, 11ALCUBO vincitore di Erasmus+.

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