Un progetti di Meri Iacchi e Stefania Rinaldi
SEGUI LA PAGINA INSTAGRAM DEL PROGETTO:
https://www.instagram.com/muoverelemontagne/
Muovere le Montagne, un progetto che nasce da Meri Iacchi con la cura di Stefania Rinaldi, in collaborazione con il coreografo Paolo Mereu e il fotografo Simone Ridi e ha visto una sua prima fase di realizzazione in forma di residenza artistica che si è svolta ad Agosto 2019 a Palmi (RC), con la produzione di un’opera video e di un primo nucleo di documentazione. Il progetto parte da un’indagine antropologica sulle tradizioni popolari e sui riti della festa endemici dei territori in cui ogni anno si reiterano ciclicamente.

Il progetto si articola ad oggi su tre diverse fasi di realizzazione:
2019/2021 // FASE 1 | Muovere le Montagne | Antropologia della festa
Il progetto Muovere le montagne ha visto una sua prima fase di realizzazione con i video “antropologia della festa” , in un momento pratico di studio del paesaggio umano e del territorio di quella parte della Calabria che si affaccia sulla costa viola, di cui Palmi rappresenta un fulcro di tradizioni e racconto. E’ da considerarsi un primo importante contatto con tutta la comunità palmese.
Il progetto ha previsto la partecipazione attiva della comunità legata alla festa, grazie all’evento unico della Varia di Palmi, riconosciuto dall’UNESCO e diventato punto focale di tutte Piana è ricco. Abbiamo analizzato gli elementi di questa antica festa, rileggendoli con la partecipazione del comitato e dei cittadini in chiave contemporanea. Il particolare uso della forza fisica e della fatica che ha il suo culmine durante “a scasata” un’insieme di corpi che crea Corpo unico diventa protagonista del racconto. L’elemento umano ricalca la presenza costante della festa, incarnata della danza dei Giganti Mata e Grifone, delle antiche processioni nel movimento oscillante del vascello che trasporta il Capello della Vergine, nei portatori di San Rocco seguiti dagli Spinati, nelle numerose celebrazioni delle Madonne e del Crocifisso, diventa suono e si unisce al rullo incessante dei tamburi e dalla banda che accompagnano tutte le manifestazioni di festa e tutti gli eventi collaterali ad essa collegati.
Abbiamo quindi realizzato una serie di video legati a questi specifici aspetti del Culto di cui è visibile il trailer, realizzato tra ottobre 2018 e settembre 2019.

Agosto 2022 // FASE 2 | Muovere le Montagne | Esportazione del Rito
Perchè il tema della Festa?
“la festa possiede una forza conservatrice e rigenerativa: muta di volta in volta anche quando viene celebrata esattamente come era in origine. La festa coniuga traduzione e innovazione, mescola in maniera creativa passato e presente, inserendo nuovi valori sui vecchi modelli ,attribuendo nuovi significati a simboli del passato” (Cit.) “La festa e un evento centrale dal punto di vista del contatto e dialogo tra culture, e un importante momenti di incontro.. e un metodo di interazione sociale, organizzazione di attività di gruppo e svolge azione mediatrice tra passato e presente di una comunità” (“Antropologia della festa, vecchie logiche per nuove performance”, Laura Bonato, 2017 Franco Angeli editore)

Il progetto è entrato nel vivo con l’idea di portare l’annuncio della festa fuori dalla propria connotazione tradizionale, per traslare ogni elemento e renderlo autonomo grazie alla collaborazione e alla sinergia con una struttura museale. Il paesaggio umano e simbolico rappresentato dal suono dei tamburi e dal ballo dei Giganti è quindi tutto il popolo vivo di Palmi, è diventato esso stesso Opera d’Arte. Il Cantiere HOST | Ammasso confuso di cose anche non materiali è una residenza artistica della durata di una settimana che si è svolta dal 22 al 27 agosto 2022 presso gli spazi delle Murate Art District di Firenze e ha visto impegnati un gruppo di sei performer selezionati tramite call aperta.
Durante le giornate di lavoro sono stati analizzati temi riguardanti il dialogo e le relazioni sociali e comunitarie, come si costruisce un dialogo collettivo per un unico fine concreto, la resistenza fisica e come l’energia si trasforma in una azione ripetitiva fino alla “trance”.
La residenza ha visto la restituzione di un primo studio in forma di performance presentata il 27 Agosto presso Piazza Madonna delle Nevi, nell’ambito del progetto SCENATE, FUGHE DALLA REALTÀ CONDOMINIALE, con il patrocinio dell’Estate Fiorentina e il sostegno dell’associazione culturale via San Gallo.
LINK ALL’AZIONE HOST PER SCENATE AGOSTO 2022:
Di seguito le parole che descrivono il senso della ricerca condotta fino ad oggi:
“HOST vuole essere un contenitore che accoglie al suo interno tutti gli elementi che si generano prima durante e dopo un rito celebrativo e che si manifestano in una azione comunitaria; il suo processo di trasformazione e la sua necessità di mutare forma e struttura per completarsi; nello specifico la costruzione e successiva distruzione di un’opera collettiva e del nuovo significato che genera nella sua catarsi. HOST è l’analisi del processo ciclico di trasformazione di un sistema capace di accogliere ogni segnale di interazione, la cui struttura e anima possono evolvere; è la ricerca di un metalinguaggio che sposta le modalità progettuali con cui sono costruite le feste tradizionali che richiede una dedizione e una ritualità tradotta in una azione comunitaria, incentrata sul corpo e sul linguaggio che genera.”
Settembre/Dicembre 2022 // FASE 3 |Muovere le Montagne | La Tradizione in mostra
Una serie di collages di viaggio come mappa interiore e geografica, le foto che immortalano la festa, i suoi voti e volti, il video realizzato e la restituzione con gli elementi fisici delle macchine sceniche della festa saranno oggetto di un’istallazione immersiva pensata come elemento fisico nell’ambiente. Sarà programmato un seminario che racchiuderà dibattiti e incontri sul senso dell’operazione.