Opening Relazioni possibili – restituzione della residenza DiVaia/Pinelli presso MDT a Prato

STUDIO MDT | PRATO Via Marsala n 18 – Open Studio a conclusione della residenza d’artista

RELAZONI POSSIBILI | Territori Contemporanei

Raffaele Di Vaia | Ettore Pinelli

A cura di Stefania Rinaldi

19/25 Marzo 2016

“Il disegno come riflessione di se stesso, riflessione intesa come rappresentazione speculare del reale. E quindi virtuale, irreale, non fruibile se non attraverso lo sguardo, l’occhio. Occhio come punto di vista, inquadratura, prospettiva. Prospettiva come rappresentazione bidimensionale di una percezione tridimensionale. Quindi nuovamente il disegno” Raffaele Di Vaia

“Esistono aspetti che nella mia attuale ricerca coesistono, come un’attenzione rispetto a determinati aspetti formali che esaltano tensioni e dinamismi all’interno di una scena di violenza o protendente alla violenza, una vitalità non condizionata che emerge nel momento in cui l’immagine è diventata testimonianza di un accadimento, il tentare di rappresentare questo insieme di equilibri scaturiti è per certo una volontà che perseguo” Ettore Pinelli

Foto di Simone Ridi:

Diario del curatore:

 

21/03/2016

Scambio dell’origine dell’idea, della suggestione e della genesi dell’opera.

Tentativo di assorbire la materia dell’altro e farla propria, di metabolizzare il soggetto che mai l’artista avrebbe scelto e mettere alla prova mente e mano.

La tecnica fatica ad adattarsi alla “suggestione”, cerca e legge sempre con maggior certezza il giusto tono, cattura la giusta luce.

“l’immagine gradualmente perde di valore, forse non lo ha mai realmente avuto, diventa pretesto per attivare un confronto diretto, l’uso di un mezzo analogo “il disegno” che dimostra più che mai le mille possibili declinazioni.

22/03/2016

Sequenza di immagini/apparenza

Superfici che prendono forma, si appropriano dello spazio e ne fanno parte, si adagiano al luogo in cui sono nate e da questo si discostano contaminandosi con l’altro.

Tentativi di dialogo sempre più intensi e letture personali del soggetto che si affermano e ricercano una propria, volontaria direzione.

Studi di forme, studi di movimento, studi di tempo e memoria cercano una condensazione.

23/03/2016

Riflessioni sulla forma, sulla linea, sulla traccia lasciata, cercata o evitata (odiata). Non più fantasmi ma corpi, non più corpi ma presenze, non più presenze ma affermazione di se.

Specchio e superficie, il suono sottile di una spugna e il ruvido graffiare della grafite sulla superficie scabrosa del muro, la ricerca di purezza, l’esaltazione del difetto, l’annullamento della luce,l’assorbimento della polvere di carbone, fusaggine che satura lo spazio, che rifrange e inghiotte il riflesso, che sfugge e si riafferma.

L’alternare di dimensioni, la moltitudine di personaggi che ora affolla lo spazio vuoto fino a pochi giorni fa, il moltiplicarsi che adesso si “contamina”.

“l’immagine non ha più importanza”.

Niente è statico, tutto si muove , le idee diventano corpo e materia.

Studi di corpi amorfi che definiscono una loro identità, la ricerca diventa punto focale, lo spazio diventa adesso un laboratorio, proprio nella sua natura e gli artisti diventano generosi, gli scambi di suggestione diventano “Contaminazione”. Si respira un’aria densa di grafite.

La restituzione è rapidissima, come la consapevolezza di essere in presenza si un processo artistico reale,sincero.

Attivato solo da alcuni giorni ma maturato in tempo brevissimo, il lavoro diventa inaspettato e sorprendente, non si conclude, si afferma e prende forma, continuamente si modifica e cerca ormai naturalmente un dialogo con l’altro e con lo spazio.

 24/03/2016

Si delinea la restituzione dell’esperienza, uno scambio prima sperato, discusso e adesso pienamente vissuto. L’apertura verso l’immagine dell’altro si attiva con l’ascolto e diventa azzardo e stimolo per un confronto reale e sentito. Lo spazio è invaso dal processo, credo sia giusto lasciare a questo punto il racconto.

 Stefania Rinaldi

 

Il programma di residenza di Territori Contemporanei a Prato ha come scopo quello di attivare tra gli artisti coinvolti una riflessione comune volta ad uno scambio di opinioni alla ricerca di punti comuni su cui avviare un dialogo o un confronto. Lo spazio di lavoro sarà scelto tra le numerose realtà indipendenti presenti sul territorio pratese e toscano. La residenza coinvolgerà ogni volta un artista toscano che aprirà la collaborazione per un’intensa settimana di lavoro con un altro artista italiano o internazionale invitato dalla curatrice Stefania Rinaldi. Il lavoro verrà pensato e portato alla restituzione del pubblico all’interno dello spazio scelto, stimolato da un continuo confronto tra le due personalità artistiche e il curatore, incrementato e messo in discussione dalle interazioni con il territorio, che sarà di volta in volta coinvolto e chiamato a interagire. Sarà infatti previsto un incontro aperto prima dell’inaugurazione, innescando una vera e propria “incursione” di pensiero e una rilettura critica del processo creativo in corso. La prima residenza prevista si svolge presso lo spazio MDT di Prato dell’artista toscano Raffaele Di Vaia con Ettore Pinelli.

 

Biografie degli artisti coinvolti:

Raffaele Di Vaia, Torino 1969

Ha compiuto studi artistici presso l’Istituto d’Arte di Siena e presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove si diploma nel 1994. Negli anni in cui frequenta l’Accademia lavora come scenografo e costumista per il Laboratorio 9 di Siena. La sua attività espositiva inizia a metà degli anni ‘90; tra le mostre collettive a cui ha preso parte si ricorda: Giovani, giovani!, a cura di Antonella Soldaini, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato, 1994; Mixed-Media, a cura di Daria Filardo, Galleria Neon, Bologna, 2000; Retentiva – Funzioni e disfunzioni della fotografia italiana attuale, a cura di Raffaele Gavarro, Veneziaimmagine 2004, Padiglione Italia – Giardini di Castello, Venezia 2004; Il giardino immaginato, a cura di Bruno Corà, Giardino di Palazzo San Clemente, Firenze, 2006; Abbiamo fatto bene ad uscire, a cura di Paolo Toffolutti, Villa di Toppo Florio, Buttrio – Udine, 2007. Nel 2004 partecipa a Gemine Muse con l’opera Artifex triumphans, esposta nelle sale del Museo dell’Opera del Duomo di Prato. Nel 2009 ha tenuto una mostra personale, a cura di Francesco Funghi, presso lo Studio Chimera, Vinci (FI). Tra le mostre recenti: The Summer Issue, a cura di Lucia Giardino, F_AIR Florence, Firenze (2011); La fuga non è la risposta, a cura di Chiara Galbusera e Serena Trinchero, PRIVATE FLAT #7, Firenze (2011); Senzacornice 2011|2011, a cura di Alessandra Acocella e Caterina Toschi, Galleria CO2, Firenze; Senza, a cura di Giuliano Serafini, C2 Contemporanea, Firenze (2013); Effimera presenza, a cura di Serena Trinchero, La Bottega Instabile, Bologna (2013); “SENZA”- a cura di Giuliano Serafini (2013); “AZIONE/INTERAZIONE”, a cura di Interno 8 per In/Contemporanea, Prato (2013); “GIARDINO D’INVERNO L’ECONOMIA DEL DONO”, a cura di Dryphoto Arte Contemporanea, Prato (2013); AUSSTELLUNG VON ITALIENISCHEN KÜNSTLER, Abaco Space, Kunow (Gumtow), Germania(2014); VICOLO CIECO, a cura di Alessandra Acocella (2015); I RICORDI DEGLI ALTRI , Progetto Opere aperte 01, MUMAT, Vernio, Prato (2015); GRAND HOTEL, a cura di Elena El Asmar, Serena Fineschi, Marco Andrea Magni, Luca Pancrazzi(2015); MADEINFILANDIA 2015, La Filanda, Pergine Valdarno (AR); IMAGES-IN, Galleria NINNI ESPOSITO arte contemporanea, Bari(2015).

http://www.raffaeledivaia.com/site/index.html

https://studiomdt.wordpress.com/about/

Ettore Pinelli, Modica 1984

Formatosi in Accademia di belle arti di Firenze, si diploma in pittura nel 2007 e in progettazione e cura degli allestimenti nel 2010. Tra le collaborazioni ed i progetti indipendenti nel 2009 fonda .LAB (Young Artists Sharing Ideas | Firenze), dal 2013 collabora con Antonio Sarnari e la galleria QUAM (Scicli). “Esistono aspetti – dichiara l’artista – che nella mia attuale ricerca coesistono, come un’attenzione rispetto a determinati aspetti formali che esaltano tensioni e dinamismi all’interno di una scena di violenza o protendente alla violenza, una vitalità non condizionata che emerge nel momento in cui l’immagine è diventata testimonianza di un accadimento”. Riconoscimenti recenti: nel 2014 selezionato per la 1a edizione del Premio Fam Giovani (Agrigento); Nel 2015 workshop Residenza Ritratto a Mano 2.0, con Simone Berti e Valentina Vetturi, Caramanico Terme (PE); Premio Fondazione San Fedele (Milano); Premio We Art International (Milano); Imago Mundi Collection | Fondazione Benetton (Milano); Eccellenti Pittori | Il diario della pittura italiana vivente. Fra le sue ultime mostre del 2015: Artes | Some Velvet Drawings (ArtVerona) 2015; Altre Tipologie di Relazioni, Agrigento, 2015; Autonomie del Disegno, Scicli, 2015; Realismo Informale, Scicli, 2015; inserito da Vittorio Sgarbi nella rassegna Artisti di Sicilia, da Pirandello a Iudice: una linea contemporanea.

Vincitore del Premio Marina di Ravenna 2015; Vincitore del Premio We Art International 2016 (Milano).

http://www.ettorepinelli.com/

Per Informazioni:

stefania_rinaldi@yahoo.it

Tel:3293233936

 

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