Colazioni ad Arte Mo.C.A. 2016 – connessioni contemporanee

Durante la collaborazione con le Macchine Celibi per la sezione didattica del Mo.C.A. Montecatini Contemporary Art ho ideato e sto conducendo cicli di approfondimento sulle opere e gli artisti che fanno parte della collezione della Galleria Civica…azzardate connessioni contemporanee! Work in progress sempre entusiasmante…sopratutto grazie alla partecipazione attiva degli artisti.

“La galleria MO.C.A si è trasformata in un salotto letterario di fine ottocento…un ciclo di Conversazioni volte alla scoperta e lettura critica di un’Opera della collezione non visibile normalmente al pubblico condotte dalla curatrice Dott.ssa Stefania Rinaldi saranno motivo di discussione.”

Gli artisti oggetto del primo ciclo di colazioni:

  • 4 Settembre – Rocco Normanno | da Caravaggio alla Fotografia Contemporanea
  •  11 Settembre – Giorgio Ulivi – Federico Gori | Due generazioni a confronto
  • 18 Settembre – Antonio Possenti | Poesia e Sogno
  • 25 Settembre – Dal Graffito di Taki183 alla Street Art di Banksy | processi di riqualificazione con l’Arte Contemporanea, la Street Art di Ben Eine e Swoon

Per il secondo ciclo di “Colazioni ad Arte”:

  • 20 Novembre 2016: Suggestioni contemporanee nell’Opera “Vita” di Pietro Annigoni – “Indagheremo alcune tematiche tipiche degli artisti di oggi, dal consumismo alla definizione di anticonformismo, dall’inquinamento alla mercificazione del corpo femminile. Utilizzando come traccia la visionaria rappresentazione della contemporaneità presentata nella tela di Annigoni, esploreremo il linguaggio dell’Arte al servizio del messaggio da comunicare, passando dalle opere Pop di Warhol, alla Performance di  Marina Abramovic fino alla Body Art  di Regina Josè Galindo.”
  • 11 Dicembre 2016 – Lucy Jochamowitz – “Il filo come origine della storia, dal nastro rosso che lega gli affreschi di Galileo Chini sullo scalone del palazzo comunale di Montecatini alle tessiture di trame spinose dal rosso acceso di donne artiste come Lucy Jochamowitz presente in collezione, Chiharu Shiota e Gina Pane. Il filo visibile, che lega gli abitanti di un paesino sardo alla loro montagna nell’opera di Maria Lai, sarà protagonista del prossimo appuntamento con il secondo ciclo di Colazioni ad Arte.”
  • 8 Gennaio 2017 – Massimo Biagi. “L’artista è un ribelle, rifiuta ogni ordine prestabilito, esprime l’esigenza di costituire un proprio personale ordine, in cui riconoscersi e, quando è il momento, si ribella pure a questo per evitare ogni mistificazione, anche del proprio Io. Da qui nasce l’alterego Miradario, una persona disgregata che perde pezzi, li ritrova, instaura un dialogo con parti di sé. È senza stabile identità, cambia spesso maschera, gioca con i ruoli e le funzioni. È un soggetto super-elastico che gioca a dislocare, estendere, ridurre, le sue membra nello spazio-tempo. È la caricatura trascendentale dell’uomo di oggi e forse dell’uomo di sempre.”

 

 

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